Lingua blu e altre gioie di chi cresce nel Lagorai
Sapete quali sono i migliori custodi dei nostri ricordi? I sapori! Avete mai provato la sensazione di tornare bambini assaggiando una torta fatta in casa? I gusti, soprattutto quelli antichi e semplici, hanno il preciso compito di riportarci indietro nel tempo, a quando eravamo piccoli e la felicità era strafogarci con la nostra prelibatezza preferita.
Ognuno ha la sua personale e “saporita” porta sull’infanzia: per qualcuno è il pane fatto in casa o la polenta, le frittelle, per altri i funghi porcini. Per me sono i mirtilli con zucchero e limone. Appena assaggio anche solo un mirtillo vengo catapultata in località Musiera, nel nostro Lagorai, dove passavo le estati “ai freschi”.
Vicino alla baita dove vivevo c’era un bosco e, appena all’entrata sotto le fronde, tantissimi preziosissime perle blu: i mirtilli selvatici. A dire la verità, bisognava guadagnarseli! Il bosco era proprio in cima ad un immenso prato con una ripidità che sfidava le gambe più allenate, figuriamoci le corte zampette di una ragazzina. Ma io, con mia sorella e i miei cugini, ci fiondavamo velocissimi in su, sfidando la gravità e la salita, con i nostri cestini in mano, per raccogliere i delicati frutti. Poi giù di corsa a perdifiato, a raggiungere mia nonna che ci aspettava in cucina.
Lei conosceva le giuste dosi di zucchero e limone e questa ci pareva saggezza assoluta. Una volta mescolati per bene gli ingredienti, noi eravamo pronti a sbaffarci felicemente la nostra coppa di magia… e non ne avevamo mai abbastanza! Per finire l’ultimo trucco magico: un sorriso e… tutta la lingua era blu! Il succo aggiungeva al gusto anche il colore! Scommetto che questa descrizione di gioia sarà familiare a molti. In Trentino e nel Lagorai non c’è persona che non abbia gustato quel piccolo tesoro blu che si nasconde nel sottobosco.
È con questo ricordo nel cuore che, da un anno, ho avviato l’attività di coltivazione e vendita di mirtilli. Certo, non sono quelli selvatici, ma l’emozione è rimasta la stessa! Vederli maturare e raccoglierli è una gioia prima di un lavoro. Poi, destinarli alla vendita, sapendo che finiranno in una di quelle coppette che a me davano così tanta spensieratezza.. è impagabile! E sapete cosa vi dico? Spero che ci siano tante lingue blu ogni estate!!